La seconda Cibernetica
(links) Nellapplicazione dellapproccio cibernetico alla biologia e alla sociologia ci si rese presto conto che il solo feedback negativo, o di controllo, non era sufficiente; i sistemi osservati possono essere in equilibrio, e tendere allomeostasi, ma spesso presentano comportamenti dinamici o evolutivi; lo stesso sistema cognitivo umano non è una struttura statica ma in continua formazione. Il feedback positivo (def.), che rafforza la deviazione, anziché ridurla, rispetto a certi parametri interni, devessere considerato al pari di quello negativo. Nel campo della biologia, i cileni Varela (Biblio,Biblio,Links) e Maturana (Biblio,Links) radicalizzano l'autoreferenzialità nella direzione dell'auto-poiesis, cioè auto-produzione dei sistemi viventi in quanto sistemi autonomi. Le loro teorie sono alla base delle scienze cognitive; sono state inoltre introdotte in sociologia da N.Luhmann (Biblio) per spiegare l'autonomia dei sistemi sociali e la complessità della società post-moderna. Le limitazioni dellobserver dependentness in logica ed in fisica, insieme allenfasi sugli stessi processi cognitivi della IA, hanno condotto la cibernetica a riconsiderare, non solo la natura delloggetto di studio, ma anche del soggetto e delle modalità di osservazione, quindi il rapporto soggetto/oggetto . Il soggetto conoscente diviene oggetto di osservazione. E il passaggio ad una cibernetica di secondo ordine : una cibernetica della cibernetica. H.von Foerster (Biblio,Links) postula la necessità di considerare i sistemi osservanti , oltre a quelli osservati. Lautoreferenzialità dei sistemi viventi osservati è propria anche del sistema vivente osservante. Che si tratti di astronomia o di fisica, losservatore fa parte delluniverso studiato; in biologia o in psicologia, losservazione ritorna sullosservatore, in quanto essere biologico e psicologico; in sociologia, losservatore fa parte del sistema studiato, in quanto essere sociale. Lincludere losservatore nellosservazione porta a considerarne il processo di costruzione delloggetto e la scelta del punto di vista del soggetto: è losservatore che decide in cosa consiste il sistema osservato, che traccia il confine tra sistema e ambiente . Come in logica non si può mantenere una rigida separazione di livelli, poiché una classe può sempre essere membro di una classe più ampia, ed un suo membro può costituire, a sua volta una classe; nella teoria dei sistemi dobbiamo considerare un sistema come possibile parte di un sistema più ampio, e le sue parti possono essere, a loro volta, sistemi; dunque un sistema è contemporaneamente un sottosistema ed un sovrasistema, cioè un plurisistema (Ceruti, Biblio). E però losservatore che stabilisce i confini e la gerarchia, e sceglie quale livello studiare, adottando un particolare punto di vista; modificando tale punto di vista, egli ristruttura i confini e i rapporti inter e intra sistemici. La considerazione, da parte dellosservatore, della propria osservazione, gli mostra la relatività del proprio punto di vista rispetto a tutti quelli possibili; ma gli mostra anche lineludibilità dei vincoli che lessere un sistema biologico, psicologico e sociale pongono alla possibilità e capacità di osservazione. |